Violetta’s Nature
We used to go walk in the park, my daughter and I, in the afternoon, then they closed it, they wrapped it all up, it was so desolate, it made me so sad that I cried.
We are in the suburbs, the countryside is all around us and there is chaos and lots of filth everywhere. There’s the rubber factory and then another factory, the cider one, the smells together stink. Lots of pollution. We are close to the airport, all these planes fly back and forth, especially in the summertime, during the holidays, one every ten minutes, actually every five/six minutes, going up and down, in the summertime many pass, now not so many. I understand that people go on vacation but…we are right on the trajectory, they fly low, when they pass you can’t even talk and when you go to bed…thankfully it’s only until 11. During the first lockdown some planes passed, some carriers, maybe for urgent things.
The noises changed too, before Covid you couldn’t hear anything, but during Covid you could hear the birds more, nature, even if we’re close to the city. Outside my window I could hear, cip cip cip, the blackbirds cip cip, it was beautiful, and one day my daughter even said, “They’re annoying, all we can hear is them!” – “Let them sing, they don’t bother anyone, it’s about time they start communicating with each other, we never hear them, and instead of those planes!” I actually went to the window to listen to them. I saw some birds that were so cute, all painted, so small, and where do they even come from? I never saw them before, and they had the cutest little voices, they looked like finches, all colourful, burgundy, green and yellow, they were so small that they looked like little insects more than little birds, and they were so fast, so many of them, and they sang; I thought about someone who breeds them, who opened the cage and let them out…
Yes, nature did benefit from it, I think it was kind of needed, maybe because we are very hectic and we need to calm down. Maybe those first three months gave the earth another fifty years, three months for fifty years, because you could really breathe again in some places, you didn’t see those clouds, the sky was clear, clean, even here by me the air was clean, without the planes here you could really breathe well, in the morning when you got up there wasn’t that smell of methane and kerosene. There were no more cars, there was silence, the animals walked and ventured, they were curious, and I think even those little birds came from the countryside; now I don’t see them anymore. Animals are more cautious than us.
See I always say there is someone up there: “Stop for a little bit…” Look, the earth is really suffering a lot, the earth is a lung, it also has to breathe and I think we are suffocating it too much, with all the garbage and filth we put in it, this lung will explode in the end. If the earth does not explode it’s because the Lord will not want it to.
The airport is our main pollutant, then the factories, the buses, the trains, the cars, the heaters in households. Now you can feel all the air pollution again.
I could smell the scent of the flowers, it felt so good, the air was clean, and sometimes that’s really needed. A nice moment, a benefit to everyone, to the earth and people.
La natura di Violetta53
Andavamo a camminare al parco, io e mia figlia, il pomeriggio, poi l’hanno chiuso, tutto incartato,
che desolazione, mi veniva una tristezza che mi mettevo a piangere. Siamo in periferia, c’è la
campagna qui intorno e dappertutto c’è caos e poi tanta sporcizia. C’è la fabbrica della gomma e
un’altra fabbrica, quella del sidro, insieme gli odori fan puzza. Tanto inquinamento. Siamo vicini
all’aeroporto, ‘sti aerei che vanno avanti e indietro, specialmente in estate nel periodo delle ferie,
uno ogni dieci minuti anzi ogni 5/6 minuti, che va su o che va giù, d’estate ne passano, adesso non
ne passano tanti. Capisco che la gente va in ferie però… siamo sulla traiettoria, volano bassi,
quando passano non si riesce a parlare e poi quando vai a letto… fortuna che solo fino alle undici.
Durante la prima chiusura qualcuno ne passava, qualche corriere, forse per le cose urgenti.
Era cambiato anche il rumore, non si sentiva niente, sentivi più gli uccellini, più la natura, anche se
vicini alla città, io sentivo dalla finestra cip cip cip i merli cip cip era bellissimo, che addirittura un
giorno mia figlia dice: “Danno perfino fastidio, si sentono solo questi!”- “Lasciali cantare, che non
danno fastidio, è ora che comincino a comunicare fra loro che non si sentono mai, piuttosto che gli
aerei!”. Anzi andavo alla finestra ad ascoltarli. Ho visto degli uccellini così carini, dipinti, così
piccolini, ma da dove vengono? Non li avevo mai visti e avevano una vocina così carina,
sembravano dei fringuellini, tutti colorati: fucsia, verdi e gialli, erano piccolissimi, sembravano degli
insettini e non degli uccellini, talmente erano piccoli, veloci veloci, una marea e poi cantavano; ho
pensato a qualcuno che li alleva, che ha aperto la voliera e li ha fatti uscire…
La natura sì, ne aveva giovato, secondo me un po’ ci voleva, forse perché noi siamo molto frenetici
e allora dobbiamo darci una calmatina, forse quei primi tre mesi hanno ridato alla terra altri 50
anni, tre mesi per 50, perché si ricominciava a respirare in certi posti, non si vedevano queste nubi,
il cielo era terso, pulito, anche qui da me c’era aria pulita, quando non c’erano gli aerei qui si
respirava benissimo, la mattina quando ti alzavi non c’era più quella puzza di metano e di kerosene.
Non c’erano più le macchine, c’era silenzio, gli animali camminano e hanno osato, erano curiosi e
secondo me anche quegli uccellini venivano dalla campagna; adesso non li vedo più. Gli animali
sono più prudenti di noi.
Ecco dico sempre che qualcuno c’è lassù: “Fermatevi un attimino…” Guarda che la terra sta
soffrendo moltissimo, la terra è un polmone, anche lui deve respirare quindi secondo me lo stiamo
soffocando troppo, con tutte le immondezze e le sporcherie che ci abbiamo messo, questo
polmone alla fine scoppia. La terra se non scoppierà è perché lo vorrà il Signore.
L’aeroporto è il nostro inquinamento principale e poi le fabbriche, gli autobus, i treni, le auto, il
riscaldamento delle case. Adesso si sente di nuovo tutto l’inquinamento atmosferico.
Sentivo il profumo dei fiori, si stava benissimo, l’aria era pulita e ogni tanto ci vuole. Un bel
momento, un bene per tutti, per la terra e per le persone.